Le grotte più belle della Costiera Amalfitana
Amata in tutto il mondo per i suoi panorami mozzafiato e per il suo mood tipicamente mediterraneo, la Costiera Amalfitana è anche la meta ideale per chi ama gli itinerari naturalistici e i paesaggi marini. Le sue spettacolari grotte, in particolare, rientrano tra le tappe da non perdere durante una vacanza in questo splendido tratto di Campania, da visitare rigorosamente durante un tour in barca che unisce il piacere della scoperta all’imperdibile esperienza della giornata in mare. Se state già programmando il vostro viaggio da queste parti, non vi resta che continuare a leggere: con la nostra panoramica scoprirete le grotte più belle della Costiera Amalfitana.
Le grotte della Costiera Amalfitana: quali sono le più belle e come visitarle
La Grotta Smeraldo
Scoperta nel 1932 dal pescatore Luigi Buonocore, che proprio grazie alla circostanza divenne una vera e propria personalità, la Grotta dello Smeraldo è uno dei luoghi simbolo dell’intera Costiera. Situata in località Conca dei Marini, questa spettacolare cavità carsica deve il suo nome ai riflessi verde smeraldo che colorano il mare quando i raggi di sole filtrano all’interno dell’antro attraverso una fenditura sottomarina che collega la grotta al mare aperto. A parte il gioco cromatico creato dal sole nell’acqua, la Grotta dello Smeraldo affascina i visitatori per la suggestiva atmosfera creata dall’alternarsi di stalattiti e stalagmiti che, unendosi in alcuni punti, creano imponenti colonne calcaree alte anche più di dieci metri. Questa particolare conformazione naturale è dovuta al fatto che la grotta si trovava un tempo al di sopra del livello del mare e poi, a causa di un fenomeno di bradisismo, l’abbassamento del suolo della grotta ne ha provocato l’inabissamento.
Tappa obbligata per i tanti turisti della zona, che vi accedono prevalentemente via mare durante un giro in barca, la grotta è entrata anche nell’immaginario collettivo attraverso alcune produzioni televisive come la fiction Capri. Nel 1956 sul suo fondale è stato allestito un presepe subacqueo.
La Grotta Azzurra
Nota anche come “Duomo azzurro”, l’iconica grotta di Capri è un po’ il simbolo della Costiera Amalfitana. Questa affascinante cavità, che si apre sul lato Nord-Ovest dell’isola, in epoca romana ospitava un tempio dedicato a una divinità marina e deve la sua fama alla visita che l’artista tedesco August Kopisch fece nel 1826. Scelta come set dal cinema e dal mondo della pubblicità, la Grotta Azzurra è amata dai turisti di tutto il mondo per l’azzurro intenso delle sue acque: il fenomeno è dovuto alla presenza di una soglia sottomarina che cattura la luce del sole e funge da filtrante assorbendo la gamma dei colori rossi e facendo passare i blu che si riflettono sulle pareti e sulla cupola regalando ai visitatori un’esperienza unica. L’angusto ingresso di appena un metro sul livello del mare introduce i visitatori in un luogo davvero unico, che oltre all’antro principale amato dai turisti di tutto il mondo, contempla un sistema carsico distribuito su più ambienti. L’accesso alla grotta avviene per mezzo di una barca a remi poi, una volta all’interno, il marinaio muove la barca aggrappandosi a una catena murata all’ingresso.
La Grotta Bianca
In un giro alla scoperta delle grotte della Costiera Amalfitana non può mancare una tappa alla Grotta Bianca di Capri: questa suggestiva insenatura che si trova subito dopo Punta della Chiavica è frutto della disgregazione di un antico sistema carsico a causa dell’azione erosiva dell’acqua marina e delle ripetute frane che hanno interessato il sito. Il suo nome, naturalmente, allude al colore predominante all’interno dell’antro, che è diventato famoso proprio per la sfumatura candida delle sue rocce. Nota fin dall’antichità, pare che in epoca romana la grotta fosse impiegata come ricovero per le barche. Ancora oggi osservando le sue pareti è possibile scorgere le tracce lasciate dall’uomo nel corso dei secoli: nel Seicento la cavità era un rifugio per la popolazione che si nascondeva dagli attacchi dei pirati.
La Grotta Verde
Situata lungo il versante Sud dell’Isola di Capri, anche questa grotta ha una storia molto antica e racconta di pirati e attacchi via mare: nota dal XVI secolo, infatti, la Grotta Verde fu spesso oggetto di agguati nemici a opera del pirata Dragut e del corsaro Khayr al-Din detto Barbarossa, mentre nel Cinquecento pare che questa insenatura marina fosse l’alcova di navi corsare che vi si appostavano per cogliere di sorpresa le imbarcazioni che si trovavano a passare in quel tratto di mare. Chi visita oggi la grotta, oltre ad apprezzarne il colore verde intenso che l’acqua assume quando il sole filtra attraverso la soglia sottomarina, resta rapito dai racconti avvincenti delle battaglie a cui l’antro nei secoli ha fatto da sfondo.
Un tour in barca alle grotte della Costiera Amalfitana
Se hai letto la nostra guida fino a qui siamo certi che il fascino delle grotte marine della Costiera ti ha già fatto venire voglia di partire.
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