Storia e diffusione delle ceramiche più famose d’Italia
Vietri, il comune della provincia di Salerno, è rinomato per le ceramiche, la cui fortuna può aver avuto inizio già nel V secolo a.C., sotto la dominazione etrusca. Ma l’epoca medievale e rinascimentale ne segnarono il vero successo, quando diventarono beni commerciali della Repubblica Marinara di Amalfi, e vennero così diffusi in area mediterranea proprio grazie alla posizione strategica sul mare che favoriva i commerci sul Mar Tirreno.
L’arte ceramica continuerà nel corso dei secoli ad acquisire pregio e le tecniche di produzione andranno affinandosi sempre di più. Infatti, nel XVIII secolo si diffonde in tutta l’area del golfo di Napoli l’arte della riggiola maiolicata, che in napoletano significa appunto “mattonella decorata”.Una svolta decisiva arrivò nel periodo storico tra le due guerre mondiali: tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento molti ebrei tedeschi si rifugiarono in Costiera Amalfitana per sfuggire alle persecuzioni razziali, (e decisero di rimanervi anche dopo lo sbarco degli alleati per il clima particolarmente mite) e offrirono agli abitanti le loro abilità artistiche in cambio di un posto dove stare.
Erano molto capaci con la chimica e si inserirono nell’arte della realizzazione delle ceramiche con la creazione di colori classificati come “irripetibili”, come il caratteristico giallo di Vietri. Attraverso questi nuovi impulsi, nacquero prodotti internazionali e stilisticamente unici: si fusero gli influssi della cultura ebraica e i caratteri tipici delle ceramiche italiane, attraverso una mentalità imprenditoriale sempre più moderna, che seppe mantenere intatto il carattere artigianale di questi prodotti.
La lavorazione della ceramica
Procedimento lungo e complesso ma grandi risultati
Per realizzare le ceramiche si usa l’argilla, di cui il terreno della Costiera è assai ricco. Questa viene lavorata al tornio e poi modellata, in modo da dare la forma e la struttura all’oggetto. Successivamente, viene cotta in forno ad altissime temperature una prima volta e viene fatta una prima smaltatura. Per i piatti e le piastrelle è previsto un bagno in uno smalto bianco. Dopo l’asciugatura, avviene la decorazione a mano. Poi, una seconda cottura serve a rendere i colori più brillanti e fissa la decorazione.
La caratteristica più importante di questi manufatti è che non ne esiste uno uguale all’altro, ogni pezzo è assolutamente unico e inimitabile, e sono diventati il fiore all’occhiello della produzione artistica locale.
Le ceramiche di Vietri oggi, tra tradizione e innovazione
Le botteghe che le producono e dove trovarle
Questi deliziosi manufatti abbelliscono piatti, vassoi, vasi e altri oggetti domestici, ma decorano anche i vicoli, le strade e le case dei paesini affacciati sul mare, dando vita ad un’atmosfera vivace e colorata. La produzione oggi è ancora molto attiva e continua a suscitare meraviglia in turisti e collezionisti da ogni parte del mondo. Facendo una passeggiata per le vie di Vietri, è possibile trovare molti laboratori artigianali che portano avanti le tradizioni familiari secolari.
Negli ultimi decenni, inoltre, si sono affermate aziende che, garantendo il rispetto per la tradizione attraverso l’uso delle tecniche originarie, sanno produrre su larga scala, anche con tipologie e finiture innovative come richiesto dal moderno design, in particolare del settore edile. Arredare con le ceramiche vietresi significa portare un po’ di aria mediterranea nelle case, con i vivaci colori tipici: blu verde, giallo e rosso. Si usano prevalentemente per realizzare il rivestimento di cucine in muratura, bagni, tavoli da giardino, ma anche targhe, insegne e numeri civici.
Tra queste ricordiamo La Ceramica Solimene, con una lunga e produttiva tradizione familiare a Vietri e Ceramica Pinto, attiva dagli anni ’10 del Novecento e specializzata da subito nelle esportazioni.
Altre piccole curiosità sulle ceramiche di Vietri
Per saperne di più sul mondo della ceramica di Vietri, consigliamo una sosta formativa al Museo delle Ceramica Vietrese, inaugurato dal 1981 con l’intento di salvaguardare e tutelare questo patrimonio artistico locale. Il Museo si trova nelle stanze della bellissima Villa Guariglia a Raito di Vietri, una dimora storica molto elegante. Qui si trovano molte ceramiche antiche di carattere religioso, vasellame e anche qualche esempio di produzione ceramica del cosiddetto “periodo tedesco”.
Segnaliamo anche l’idea promossa da alcuni ristoratori della zona. Si tratta de Il Piatto del Buon Ricordo: le pietanze vengono servite in piatti decorati a mano che poi si possono portare a casa come ricordo. È un sistema intelligente che permette di incentivare la produzione artigianale e, allo stesso tempo, di esportare le ceramiche.
Nel 1997 Vietri è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per la ricchezza dei suoi paesaggi e del suo patrimonio artistico e culturale, insieme alla Costiera Amalfitana.
A Villa Guariglia in dicembre si tiene l’annuale Festa dei Boccali, un appuntamento artistico e di volontariato dove 100 ceramisti vietresi espongono la loro produzione artigianale. Vengono selezionate 10 opere che restano in collezione stabile e il resto viene devoluto in beneficenza.
La Villa è stata anche location della famosa fiction “Capri”, girata dal 2006 al 2010 e l’ha resa nota al pubblico come Villa Isabella.